I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

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Carlo Trotalli
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Joined: Saturday 27 June 2009, 20:05

I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by Carlo Trotalli »

Berlusconi mangiato dalla Mandragola

Non uscire la sera che ti mangia la Mandragola! Era un vecchio detto valtellinese, per tener quieti i bimbi, la Mandragola era lei, la graziosa belva che tanti anni fa popolava le rive dell'Adda mangiandosi i pesci che popolavano il fiume, e naturalmente i bambini disubbidienti; la simpatica belva in italiano chiamata Lontra, da noi è ormai estinta da un pezzo, da quando le acque dell'Adda furono prosciugate dall'azienda elettrica; la mandragola è sopravvissuta però in Puglia e in Calabria e dai giornali apprendiamo che stavolta una mandragola a due gambe eludendo la scorta si è mangiata il Premier, che come un bambino capriccioso e imprudente si è avventurato nelle sue tane più intime. Un altra Mandragola questa! Che richiama alla mente la commedia medioevale scritta da Niccolò Machiavelli studioso fiorentino “de la ragion di stato” che scrisse “il Principe” e appunto “la Mandragola”, opera quest'ultima che per il suo contenuto potrebbe più propriamente essere re-intitolata “architettura di un adulterio”; Machiavelli si sa era un cinico, e il cinismo è appunto la chiave interpretativa, la luce che da diverse angolature emanano i personaggi della sua commedia: un innamorato che vuole rubare la moglie ad un nobile, la madre della sposa preoccupata del futuro della figlia che non vuole rimanga vedova del vecchio che ha sposato e non le ha dato figli, il vecchio marito stesso che manda un giovane ad amare sua moglie perché convinto che la “Mandragola” (che in questo caso non è più la simpatica belva, ma l'erba che la moglie ha assunto per avere figli) faccia morire il suo primo amante, e naturalmente non vuole essere lui, un servo astuto e appunto cinico, e per finire un frate interessato solo “ai danari” che dietro compenso convince la sposa a tradire il marito , ognuno da diverse angolature persegue cinicamente i propri scopi; L'uomo per Machiavelli è solo un cinico che persegue razionalmente i propri scopi e proprio qui sta l'errore antropologico sull'uomo dello studioso fiorentino: non riconoscere l'Amore come forza motrice della storia, e fine ultimo per cui l'uomo è stato creato e che muove nell'intimo il suo agire, egli non riconosce l'amore quale solo mezzo e fine che permetta all'uomo di realizzare organicamente sé stesso con gli altri. Un errore analogo a quello di Nietzsche che nella sua foga di dimostrare che tutto è volontà di potenza ignora la delicatezza della natura umana e così non ha compreso che tutto è necessità di sopravvivenza, e che questa non può che realizzarsi nella verità in simbiosi e armonia con gli altri e col creato, e tale armonia altro non è che l'amore.



Solo un problema di outing ?
I limiti della coerenza e il valore della conversione


Il Giornalista Rossella dichiarava alla radio che di fronte allo scandalo escort Berlusconi dovrebbe solo fare un sereno outing. Io credo invece che dovrebbe ritagliare un quarto d'ora, un fuori programma come al compleanno di Noemi, fermarsi alla prima chiesa che trova aperta, chiedere del parroco, confessarsi, senza dire niente a nessuno, senza chiamare ne radio ne televisioni, poi una volta confessatosi, allora si potrebbe chiamare radio e TV e dire: “cari italiani e italiane certe cose sono fatti miei, e non vostri chi è senza peccato scagli la prima pietra” perché finora le pietre le hanno scagliate le stesse testate giornalistiche che sembrano avere come unico obiettivo cancellare il concetto stesso di peccato dalla coscienza degli italiani, i difensori del divorzio, dell'aborto, dell'eutanasia, della droga, dell'omosessualità, dell'adulterio, della clonazione umana, della manipolazione genetica della vita umana; sarebbero questi “i senza peccato” che scagliano pietre a Berlusconi perché udite udite “ha fatto sesso... !!!” la cosa sarebbe comica se non fosse tragica! E questi “bacchettoni” pretenderebbero pure che la Chiesa lo condannasse per favorire i loro nefandi interessi politici, ma di fronte a questa sporca campagna di stampa non c'è nulla di più preciso delle parole di Gesù agli accusatori dell'adultera; Gesù ben conosceva il cuore degli accusatori, che digrignando i denti e vomitando ingiurie celavano con l'indignazione plateale la loro stessa ipocrisia, come oggi la Chiesa ben conosce l'ipocrisia di certi giornali scandalistici, e di certe forze politiche; per questo dopo un lungo silenzio Gesù, alzando lo sguardo su coloro che nello loro superbia e dalla loro impenitenza si ergevano a giudici, rispose: “ chi è senza peccato scagli la prima pietra!” la repubblica e l'espresso senza peccato? cos'è una barzelletta!!!
Casomai la Chiesa di fronte all'insistenza e all'insolenza di questi ipocriti, dovrebbe e potrebbe fare esattamente ciò che fece Gesù: sedersi in terra e disegnare cerchi concentrici sulla terra lasciando sbollire “le varie scosse indignate” dei sacerdoti dell'ipocrisia e dei sobillatori di scandali che si stracciano platealmente le vesti, affinché la loro doppiezza diventi a tutti chiara e manifesta.
Quanto a Berlusconi, il problema non è fare outing, il problema è cambiare vita,
la Scrittura mette in guardia chi governa “dalle donne che corrompono i re” .... e aggiunge “non conviene al re bere vino affinché non dimentichi i propri decreti ”;
Ma voglio fare un esempio: anni fa un carissimo amico imprenditore e sindaco di Bormio, propose di fare di un antica fortezza militare un bordello, il luogo appartato a suo dire ben si prestava, e un grosso faro, avrebbe potuto richiamare tutti i puttanieri della zona sul Dossaccio... la sua amministrazione crollò su sé stessa, così la sua impresa, ma molti anni dopo, salito su un nuovo partito tornò sindaco... subito, nonostante l'avanzata età, si circondò di avvenenti segretarie chiamate “veline” inutile che sita a dire come fini l'amministrazione... finii nella confusione, e sarebbe stato sorprendente se fosse andata diversamente.
Come per l'anziano sindaco, anche per Berlusconi il problema non è fare un bel outing...e poi continuare tranquillamente come prima, ma cambiare vita, perché le donne, specialmente ad una certa età fanno perdere la testa, e come ricorda la scrittura non conviene a un capo di stato prestare attenzione “a quelle che seducono i re” “ne bere vino affinché non dimentichi i propri decreti e così tradisca il diritto di tutti gli afflitti”.
Il problema non è la coerenza fra ciò che si dice e ciò che si fa, come sostiene la moda dell'auting, il problema è fare il bene e non il male, per questo non è sufficiente il principio dell'auting, secondo cui basta svelare pubblicamente la propria condizione, magari sbagliata, per legittimare con orgoglio la perseveranza in essa, la coerenza nell'errore non è una virtù; tutti siamo peccatori, per questo nel cristianesimo vi è un valore che viene prima della coerenza, e quel valore è la conversione, che altro non è che il più meraviglioso e stravolgente atto di incoerenza per eccellenza, l'unico che possa trarre l'uomo dalla condizione di peccato, in cui naturalmente si trova, a quella di grazia.
“Ci sarà più gioia in cielo per un peccatore che si converte che per mille giusti che non hanno bisogno di conversione” e questo perché, che ce ne voglia dare a intendere repubblica, i giusti che non hanno bisogno di conversione, su questo Mondo, proprio non esistono!

Carlo Trotalli
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zagor
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by zagor »

Bei sogni...
tante volte sogno Berlusconi convertito, magari al buddismo e magari pure come monaco rinchiuso in un monastero in Tibet a quota 5000 m.....
Ma, aimè, al risveglio me lo trovo sempre con quella sua brutta faccia sorridente su tutte le TV...
Comunque continuo a sognare e chissà mai che un giorno i sogni non si avverino....
A parte gli scherzi, bravo Carlo, un intervento così merita un'attenta lettura, complimenti.
frosula
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by frosula »

Caro Carlo, sono completamente d'accordo con il tuo primo intervento ma in quanto al tuo secondo scritto ho dei seri dubbi.
In quanto a ipocrisia la chiesa non è seconda a nessuno forse è per quello che non prende posizioni riguardo a Berlusconi e chi è senza peccato scagli la prima pietra ben si addice a tutti i moralisti bigotti che travisano le parole del Vangelo a loro piacimento e probabilmente male interpretano gli insegnamenti di
Gesù Cristo.
karol
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Niente di nuovo sotto il sole

Post by karol »

La strategia di dividere la fede dalla vita o fare un distiguo tra il cristiano e la Chiesa è vecchia quanto la Chiesa.
Di solito i fautori di questo sono o i nemici dichiarati di Cristo o coloro che credono che il cristianesimo sia una filosofia o una legge morale che non deve coinvolgere la concretezza del quotidiano.
Il cristianesimo invece è un avvenimento a cui aderire e che cambia tentativamente tutta la vita
Niente di nuovo sotto il sole
Salud
Karol
frosula
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by frosula »

La fede è vita o viceversa la vita è fede ,ma cristanesimo e chiesa e ben diversa cosa, scusami, anzi no, non mi scuso perchè e ciò che penso ed è ciò che vedo tutte le volte che si parla di povertà e di guerre la chiesa dov'e concretamente . Cosa ha fatto con tutti i soldi che ogni anno raccoglie grazie a quei
" bellissimi"spot televisivi che puntunlmente con l'avvicinarsi del pagamento dell' 8/1000 invadono le televisioni. A parte molti uomini di fede e di buona volontà che si confrontano tutti i giorni con noi povera umanità , chi è più lontano dalla morale cristina nel quotidiano se non i prelati che predicano, parole di bontà, fratellanza ,carità umiltà dai loro pulpiti dorati.
Forse San Francesco predicava l'umiltà e poi viveva in palazzi lussiosi e viaggiava in comodi jet privati? o forse predicava la carità e poi comprava vestiti che con il costo di uno di essi poteva sfamare molti poveri del mondo ? o forse predicava la pace nel mondo e poi benediceva i potenti di turno che ordinavano le guerre?
Già Gesù Cristo è nato in una reggia e per paura di essere ammazzato aveva la guardia del corpo armata e per farsi ascoltare dai potenti scendeva sempre a compromessi. Accidenti, e invece di pensare al futuro della chiesa cristiana si è fatto crocifiggere.
Questa volta mi scuso per l'ironia , ma proprio non riesco a capire come gli uomini di chiesa riescano ad essere sempre così vicini alle sacre scritture ai comandamenti ma solo a parole e rare volte nei fatti.
L'esempio vale di più di mille parole.
Ciao
karol
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Da cosa partire?

Post by karol »

Frosula,
credo che su povertà, Chiesa, sacerdoti potremmo confrontarci per delle ore, magari portando esperienze diametralmente opposte, ma non è questo che mi interessa di più in questo momento.
Secondo me bisogna scegliere il punto di partenza corretto, l’angolo di visuale con cui guardare le cose, tenendo conto di tutti i fattori.
Ci stiamo abituando a “guardare” la vita come si guarda la televisione, come uno spettacolo di cui noi non siamo attori, ma solo spettatori.
Pensiamo che il massimo livello di coinvolgimento possibile sia l’analisi e la critica, ma senza un coinvolgimento personale, noi non siamo mai in discussione, noi al massimo ci accontentiamo di giudicare gli altri.
Ma così facendo non ci accorgiamo che facciamo il gioco del potere di turno, strilliamo strilliamo , ma non costruiamo niente di nuovo, non diventiamo mai noi inizio di un mondo nuovo e pensiamo sempre che tutto dipenda dagli altri.
Un altro errore, a mio avviso, è di credere che il contenuto del cristianesimo coincida con un libro: la bibbia; per cui il problema è la sua interpretazione, ognuno con il suo cervelletto, ognuno con il suo Cristo, scordandoci l’evidenza più mastodontica e cioè che il cristianesimo è una storia di più di 2.000 anni che ha cambiato il mondo, pur con tutti i limiti dell’uomo, e che quindi il punto di partenza non è la nostra piccola o grande intelligenza, riducendo il cristianesimo ad una questione intellettuale o morale.
L’approccio corretto è incontrare qualcosa che ti colpisce, che sembra poter dare una risposta ai tuoi bisogni più veri, aderendo quindi con tutto lo spirito critico che vuoi, ad una storia che non abbiamo inventato noi, ma che parte da un fatto avvenuto più di 2000 anni fa e che permane ai nostri giorni.
Salud
Karol
frosula
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by frosula »

Karol,
sono d'accordo sulle tue prime considerazioni. In quanto al cristianesimo certamente è una storia cominciata 2000 anni fa ma andando anora più indietro ci sono state altre "storie" con principi simili perchè a ben guardare le basi di ogni religione sono le stesse il rispetto della vita umana e quei valori morali che dovrebbe accumunare tutt i gli esseri , la fede non è una moda che va e viene , me è qualcosa che incontra il tuo esere più profondo e imposta la tua vita verso il ripetto degli altri uomini in quanto tutti parte dello stesso mondo.
Da lettere contro la guerra di Tiziano Terzani:
Le cause delle sofferenza sono dentro di noi.
Sono in passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia ,l'orgoglio,la vanità.Lentamente bisogna liberarcene.
Dobbiamo cambiare atteggiamento.
Cominciamo a prendere decisioni che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse.
Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene.
Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.
E il momento di uscire allo scoperto, è il momento d'impegnarsi per i valori in cui si crede.
Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi.
Ciao
karol
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L'iniziativa di Dio

Post by karol »

In sintesi quello che tu dici è questo: una religione è valida nella misura in cui è in grado, se abbracciata, di dare una risposta al desiderio di felicità della persona.
Di religioni ce ne sono tantissime, la maggior parte delle quali sono l'esito dello sforzo, dell'inventiva e delle capacità dell'uomo: il brano che riporti tu in fondo esprime questa decisione dell'uomo di essere migliore.
Quello che c'è di completamente diverso, sconvolgente e che scandalizza nel cristianesimo è che Dio si è fatto uomo, non è l'uomo che si inventa un Dio.
Cristo è diventato la risposta gratuita e completa alla domanda di felicità dell'uomo se uno decide di fargli spazio nella concretezza della vita dentro una compagnia (a meno che uno creda che Cristo sia solo un uomo particolarmente originale da cui si possa ricavare qualche norma morale di comportamento).
La questione è quindi stata completamente ribaltata.
Salud
Karol
frosula
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by frosula »

No Karol,
non hai capito o forse mi sono espressa male ma è esattamente il contrario Noi siamo un pezzo di Dio tutti noi. Solo che non ce ne rendiamo conto e abbiamo bisogno di credere in qualcosa di più grande e ci aggrappiamo a varie religioni che in fondo dicono tutte la stessa cosa. Dobbiamo rispettare e amare il prossimo e Dio perché in realtà non siamo altro che un tutt'uno.
L'amore come diceva Carlo nel suo iniziale intervento dovrebbe essere un catalizzatore che ci unisce. Ma come dice Terzani siamo ancora impreparati, abbiamo ancora troppe zavorre che ci impediscono di vedere l'insieme e di conseguenza pensiamo troppo al nostro benessere alla nostra felicità senza considerare quella degli altri, per questo dobbiamo migliorare.
Amare il prossimo tuo come te stesso, riassume tutto il significato del messaggio di Gesù e quando riusciremo a mettere veramente in pratica questo avremo raggiunto il vero senso della vita .
Ciao
Maria
karol
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Panteismo?

Post by karol »

Frosula,
quello che mi stai proponendo è una specie di Panteismo?
Io penso non sia molto convincente e soprattutto non mi spinge a cambiare vita, non ne trovo le ragioni.
Mentre chi mi aiuta a capire cosa voglia dire amare gli altri è Gesù Cristo e la comunità cristiana e questa è una esperienza concreta, non un pensiero.
Salud
Karol
frosula
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by frosula »

Karol,
panteismo,vedi abbiamo già trovato un nome e catalogato un pensiero che non sia canalizzato in qualche religione riconosciuta.
Non sto proponendo proprio niente, ho semplicemente esposto qual è il mio pensiero e cerco di concretizzarlo anche nella vita. Amare il prossimo tuo vuol dire anche rispettare quel che sono le idee degli altri, se la comunità cristiana ti aiuta ad amare gli altri, sono felice di questo, chi sono io per farti cambiare idea? non è proprio questo il mio intento però quello che non capisco della chiesa e quella sua convinzione di dover per forza cambiare le credenza degli altri uomini come se il cristianesimo fosse l'unica via per raggiungere la comunione con Dio.
Leggi questa lettera di risposta scritta dal capo indiano Seattle al presidente degli Stati Uniti nel 1854 che gli chiedeva di comprare le sue terre.
Ciao
http://www.mexicoart.it/Ita/seattle.htm
gagarin
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by gagarin »

Sono in ritardo per rispondere allo scritto di Frosula del 13 settembre, ma avendo letto su una rivista la risposta che il direttore dà ad un lettore che gli pone alcune domande (in parte simili a quelle poste da Frosula), voglio trascrivere integralmente la lettera, non per far cambiare idee a qualcuno, ma solo come motivo di riflessione, come del resto fa riflettere la lettera del Capo Indiano, al Presidente dell'America.

SCRIVE IL LETTORE: - Egregio direttore, c'è chi sta bene e chi sta sempre male. Che cavolo di giustizia è? Ma Dio vede o è sempre in ferie? Fa morire di fame i bambini innocenti... Ma che razza di fogna ha creato il vostro Dio?... E poi voi (preti) mangiate e bevete e il vostro capo (il Papa) vive nel lusso...
E poi quando viaggia che va a fare? .... -

RISPOSTA: - Caro signore da sempre c'è chi sta bene e chi sta male. Ciò che è errato, nella sua prima affermazione è l'avverbio di tempo "sempre". Nessuno mai sta SEMPRE bene e nessuno mai sta SEMPRE male. Anche i più colpiti dalla sventura hanno giornate di sole!
Quanto a Dio, sappiamo, o meglio crediamo, che Egli non ha creato una fogna ma un mondo, nel senso etimologico di "mondo" cioè pulito, ecologicamente puro, poi ha "comandato" all'uomo di "custodirlo e conservarlo". E l'uomo, approfittando del dono più grande ricevuto, la libertà, se l'è giocato questo paradiso e l'ha ridotto a un ammasso di rifiuti. Ma sappiamo ancora che Dio non ha colpa dei pasticci che fa l'uomo. Dio si ritira in buon ordine, dal momento che è stato cacciato e continua a essere cacciato dalle strade, dalle scuole, dai cortili, dalle aule parlamentari, dagli uffici, dai gabinetti dove si decide la pace o la guerra, la vita o la morte.... Il motivo è facilmente spiegabile: con Lui presente non si potrebbero fare cavolate, non si sarebbe liberi...di fare quel che ci pare e piace.
Chi fa morir di fame i bambini non è Dio, chi sfrutta le risorse degli altri, chi fa le guerre, chi devasta il pianeta, chi frega il prossimo....non è Dio...Mai saputo che Hitler, Stalin, Bokassa, Menghistu, Ceausescu, Pol Pot, Mao e compagnia fossero travestimenti di Dio! Le conviene, signore, dare la colpa a chi ce l'ha.

Noi mangiamo e beviamo, dice lei... beh, sì, ma anche lei dal momento che scrive e dunque è vivo: immaginiamo che non campi di Spirito Santo.
Il nostro capo (come lo chiama lei) non va in giro a fare le vacanze, ma a portare parole di speranza, a ricordare che occorre, per vivere bene, essere più buoni, combinare meno disastri, riflettere di più, pregare di più.
La vecchia storiella del lusso smodato ormai non fa più effetto, almeno da quando il bilancio del Vaticano è pubblico, e, guarda caso, è in deficit (l'anno passato di 9 milioni di €. Per uno Stato tanto piccolo, con un deficit simile c'è poco da scialare)...

A Karol dico che concordo su quanto ha scritto sull'argomento. Ciao.
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frosula
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by frosula »

Gagarin,
posso solo dire che vivere dignitosamente è un diritto di tutti gli uomini ma c'è un enorme differenza nel vivere di stenti in Africa o India o vivere in paesi in guerra come la Palestina o L'Afganistan e vivere nel lusso sfrenato e ti garantisco che non è una storiella perchè nonostante il deficit che il Vaticano denuncia
hanno le spalle ben coperte e di sicuro non si devono preoccupare se il giorno dopo hanno da mangiare o se arrivano a fine mese con i soldi o se restano senza lavoro o se la loro casa viene bombardata o se non possono più permettersi i 99 giardineri che coltivano i giardini vaticani o se arrivano in casa e ti sfrattano perchè non hai più i soldi per pagare l'affitto al massiomo si preoccupano del calo dei fedeli e di conseguenza del calo delle offerte .
Da un re che vive di cose terrene ci si aspetta un certo comportamento ma da un papa che predica l'umiltà la carità cristiana, no come a dire fate quello che vi dico ma non fate quello che faccio.
Maria
karol
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Povertà

Post by karol »

Frosula,
mi sembra che per te la questione della povertà sia fondamentale.
Perchè invece di rischiare di vivere insoddisfatta e incazzata con il Papa non ti dedichi a qualche attività a favore dei poveri?
Salud
Karol
frosula
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by frosula »

Karol,
io non sono incazzata con il papa sono solo molto delusa da chi si erige a portatore di valori cristiani ma non li mette in pratica.
perchè non ti dedichi a qualche attività a favore dei poveri?
ma si plachiamoci la coscenza distribuendo le bricciole del nostro benessere ai più bisognosi e molto più semplice rispetto a dover cambiare il nostro modo di vivere, è da anni che facciamo la carità al terzo mondo con quale risultato?
La povertà e le guerre sono forse diminuite? non mi risulta.
Bisogna pensare al futuro in un ottica diversa acconetentarsi di quello che si ha , non essere ingordi e farsi catturare da quella spirale dell'avere sempre di più che ci stà portando alla distruzione, prima ancora che fisica, morale, perchè il nostro surplus fa a scapito di molti esseri umani meno fortunati. E in quest'ottica che il popolo cristiano e non solo si deve dirigere, ma finchè abbiamo degli esempi come la chiesa che di tutte le offerte che riceve ne usa ben l'80% per il suo sostentamento e per abbellire i suoi numerosi edifici di culto non si risolveranno i problemi della fame.
L'unica casa di Dio è nei nostri cuori e non ha bisogno di essere abbellita se non con il rispetto dei nostri simili.
Maria
karol
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Esperienze non proclami

Post by karol »

Frosula,
questa nostra conversazione è servita per ora solo ad evidenziare che siamo su posizioni esistenziali molto diverse.
Non apro l'argomento Papa su cui abbiamo un giudizio agli antipodi.
Voglio solo dire che secondo me più che i discorsi, nella vita quello che conta è l'esperienza che si fa.
Nel mio piccolo, nel tempo libero che ho, aiuto una cooperativa che dà lavoro a ragazzi diversamente abili e faccio doposcuola gratuito di matematica a ragazzi cosiddetti "difficili", inoltre volevo anche dirti che nella comunità cristiana ognuno di noi versa liberamente e periodicamente del denaro in una cassa comune da utilizzare per bisogni di varia natura.
Secondo me il modo migliore per capire cosa sia la povertà è incominciare ad usare le proprie capacità e i propri beni come cose non solo proprie, ma da mettere a disposizione di chi ne ha bisogno.
Altrimenti si finisce come tanti che ho conosciuto che facevano il "discorso" sulla povertà, ma in realtà dei poveri non gliene è mai fregato niente, ma era solo una tigre da cavalcare per cercare di raggiungere altri obbiettivi. E ora si sono stancati anche di fare proclami.
Salud
Karol
gagarin
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by gagarin »

Karol, sono pienamente d'accordo con quello che scrivi in risposta a Frosula. la Chiesa non è solo Vaticano, la Chiesa è essenzialmente il popolo di Dio che forma il corpo mistico di Cristo di cui tutti facciamo parte. Poi, come in tutte le categorie, ci sono tante diversità e tanti modi di vivere la propria fede, nel nostro caso il Cristianesimo. Sto riscrivendo le lettere che fratel Giosuè Dei Cas (un nostro paesano, nato ai Burat nel 1880 e morto di lebbra in Africa nel 1932) spediva ai suoi familiari nel corso dei circa 25 anni passati in missione in mezzo ai suoi negretti e ai lebbrosi: non sono certo un capolavoro della letteratura italiana perchè sono scritte in un italiano abbastanza scorretto e alcune in dialetto, e frequenti sono gli errori di ortografia. Ma sono di una freschezza e di una semplicità che rivelano un animo e un temperamento di artista. Hanno poi un grande valore per il loro contenuto religioso e morale perchè vi traspare la forte personalità del Fratello missionario che prima ha offerto la sua giovinezza al Signore e poi accetta con tanta serenità la terribile malattia della lebbra.
Si può dire che fratel Giosuè è un Santo che ha vissuto in maniera eroica il Vangelo e il cristianesimo, che ha dedicato la sua vita al prossimo, senza porsi tante domande sul Vaticano! Sono queste le persone che vivono alti ideali, che hanno capito che la vita terrena è un "passaggio" e che per essere felici bisogna esercitare la carità verso i fratelli meno fortunati, come fanno tutti i missionari che sacrificano la loro esistenza e in molti casi anche la vita (sovente si sente di qualche missionario ucciso) per il bene dei poveri.
Penso che spesso ci si nasconda dietro l'apparenza del Vaticano, per non preoccuparci, per non operare in prima persona al servizio dei fratelli, perchè tanto il Vaticano è ricco e quindi deve pensarci LUI ai poveri, ma non io! E' più comodo pensare così e continuare a vivere nel nostro egoismo! Le possibilità di fare qualcosa per gli altri ci sono anche nei nostri paesi e nelle nostre comunità, senza dover andare in Africa, anche se comunque possiamo "adottare" qualche bambino lontano per farlo vivere dignitosamente.
Mi sono accorto che sto "predicando", ma questi pensieri valgono anzitutto anche per me!
Ciao.
INSIEME PER VALDISOTTO
milulla
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by milulla »

Quello che c'è di completamente diverso, sconvolgente e che scandalizza nel cristianesimo è che Dio si è fatto uomo, non è l'uomo che si inventa un Dio.
Cristo è diventato la risposta gratuita e completa alla domanda di felicità dell'uomo se uno decide di fargli spazio nella concretezza della vita dentro una compagnia (a meno che uno creda che Cristo sia solo un uomo particolarmente originale da cui si possa ricavare qualche norma morale di comportamento).
La questione è quindi stata completamente ribaltata.
Karol Karol.. hai proprio ragione , hai usato, per me esattamente (forse per quello che volevi intendere tu, malamente), il termine "scandalizza" riferendoti al cristianesimo.
La sensazione che mi trasmetti, e sinceramente mi infastidisce un tantino, è che metti su un piano diverso il cristianesimo rispetto alle altre religioni. Il cristianesimo per me è, e sempre rimarrà un dispensatore di sensi di colpa gratuito e non di felicità gratuita. Magari tu hai vinto un bonus verso la felicità (visto che si parla inappropriatamente anche di risposte gratuite a domande di felicità.. ah agghiacciante).!!
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=dKgdlp2Lk8w[youtube]
milulla
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by milulla »

SLALOM
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Re: I LIMITI DELLA COERENZA E IL VALORE DELLA CONVERSIONE

Post by SLALOM »

DA PECCATORE MI PERMETTO CON MOLTA UMILTA' DI INVITARVI AL LEGGERE LA LETTERA ENCICLICA CARITAS IN VERITATE DEL SOMMO PONTEFICE
BENEDETTO XVI

"Senza verità, senza fiducia e amore per il vero, non c'è coscienza e responsabilità sociale, e l'agire sociale cade in balia di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società, tanto più in una società in via di globalizzazione, in momenti difficili come quelli attuali."



MEDITIAMO

"ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale"
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